Falerno del Massico

Denominazione d'Origine Controllata

Il Falerno del Massico è un vino DOC la cui produzione è consentita nella parte settentrionale della provincia di Caserta, detta ager falernus, territorio in provincia di Caserta corrispondente agli attuali comuni di Mondragone, Falciano del Massico, Carinola, Sessa Aurunca e Cellole.

Come per il suo fratello maggiore Rampaniuci, il nostro Falerno del Massico è ottenuto dalla vinificazione delle uve Aglianico, Piedirosso e Primitivo raccolte nelle nostre vigne. Se ne ottiene un vino dal colore rubino e dal profumo intenso e caratteristico, con sentori di frutti neri.

Ideale in abbinamento con una succulenta tagliata di maialino nero accompagnata da funghi porcini.

[Qui la scheda completa]

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uvaggio

Aglianico 80%, Piedirosso 20%

resa di produzione

70-80 ql. per ettaro con diradamento dei grappoli

vinificazione

Dopo la pigiadiraspatura il mosto viene lasciato a fermentare in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata per 50-60 giorni. La lavorazione delle uve avviene in acciaio per circa 4 mesi, poi il vino inizia l'affinamento in legno (botti da 500 e 750 lt. di diversa tostatura e provenienza) per circa 12 mesi e prosegue in bottiglia per altri 12 mesi prima della commercializzazione.

epoca di vendemmia

Prima decade di ottobre, a giusta maturazione fenolica

temperatura di servizio

16 - 18° C
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Rampaniuci

Falerno del Massico / Denominazione di Origine Controllata

In Rampaniuci si conserva e sottolinea la struttura dell'Aglianico, se ne mantengono l'eleganza e la riconoscibilità lasciando che la sua unione con il Piedirosso ed il Primitivo segni territorialmente un vino che al proprio territorio, l'ager falernus, è indissolubilmente legato da secoli.

Il risultato è un Falerno all'occhio rosso rubino intenso, tendente al granato, dal naso caratteristico e intenso, con sentori di fragola, ribes rosso, mora, lavanda e liquirizia. La bocca è ricca di freschezza e uvosità, contornata da un tannino lungo e coerente.

Un vino concreto che ben si abbina a pasta con salsa e robuste, carni rosse e selvaggina, formaggi di media e lunga stagionatura.

[Qui la scheda completa]

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uvaggio

Aglianico 70%, Piedirosso 20%, Primitivo 10%

resa di produzione

50-60 ql. per ettaro con diradamento dei grappoli in dipendenza dell'annata

vinificazione

Dopo la pigiadiraspatura, il mosto viene lasciato a fermentare in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata e la macerazione delle bucce continua per 40-60 giorni durante i quali svolge anche la fermentazione malolattica senza alcun travaso. Il vino viene trasferito in legno (botti da 750 e 2000 lt. di rovere) per circa 12 mesi e ancora in bottiglia per altri 12 mesi, infine etichettato e commercializzato.

epoca di vendemmia

Prima decade di ottobre

temperatura di servizio

16 - 18° C
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